Matteo Faresin
Ciao a tutti, sono Matteo Faresin, ho 34 anni e da oltre 3 anni e mezzo, convivo con la SLA.
Prima di iniziare questa dura partita, giocavo a calcio, e avevo appena coronato il mio sogno sportivo, quello di vincere il campionato della massima serie dilettantistica! Amavo il giardinaggio, mi piaceva tanto cucinare con i prodotti del mio piccolo orto, e stare in compagnia con gli amici, davanti ad una buona birra!
Nel Novembre 2018, io e la mia compagna, abbiamo ricevuto la notizia migliore della nostra vita, saremmo diventati genitori!
Ho avuto modo di festeggiare questa fantastica notizia, pochi mesi, purtroppo nel Marzo 2019 vengo ricoverato per dei dolori muscolari e dopo 3 giorni, mi viene comunicata la notizia peggiore della mia vita, “sei affetto da SLA!“. Da quel giorno, la mia vita è cambiata completamente, e ad oggi sono un cervello, imprigionato in un corpo impossibilitato a fare qualsiasi movimento. Nel primo periodo, dopo la diagnosi, ho preso questa sfida, da agonista, quindi ho provato in tutti i modi a contrastare ogni piccolo cambiamento quotidiano.
Ma con il passare del tempo ho capito che è inutile, combattere con un avversario cosi forte e devastante, quindi, con questo non intendo assolutamente alzare bandiera bianca, quello MAI, però ho iniziato a pensarla diversamente, come una scomoda convivenza, e da quel momento è cambiato tutto…
“Invece di pensare, e lamentarti, per quello che non puoi fare, a causa di ciò che non hai, pensa a quello che puoi fare, grazie a ciò che hai!”
Questa frase, l’ho letta poche settimane dopo la diagnosi, e subito non ci ho dato tanta importanza.
L’ho riletta circa un anno dopo, e mi è rimasta impressa nella mente, la penso ogni santo giorno, e cerco di metterla in pratica!
Grazie a questa citazione, ho avuto molte idee, tra queste c’era quella di creare un logo, e dedicarlo a mia madre Fabiola, che tutti chiamavano “Fabi”. Da qui è nato il progetto “Faresin birre”!
Fa.bi.65
“Da quando ho perso mia madre, ho sempre cercato di ricordarla imitandola, anche nelle piccole e normali azioni quotidiane.
Da quel momento ho capito che sono i dettagli, quelli che possono farti fare la differenza, in ogni ambito! E mi sono imposto, come obbiettivo, quello di migliorare sempre! Provare, sbagliare, riprovare, per cercare l’eccellenza, nei gesti quotidiani, anche i più banali! Poi purtroppo a 30 anni mi hanno diagnosticato questa terribile malattia. Non sarà questa “stronza” a fermarmi, o meglio, fisicamente purtroppo ci sta riuscendo, ma mentalmente non può nemmeno competere…
Spero tanto di riuscire a trasmettervi questa maniacale cura dei dettagli attraverso queste birre! Ho conosciuto questo birrificio circa 14 anni fa, e sono sempre rimasto colpito dai vari gusti, ogni birra sprigiona aromi particolari, secondo me, unici!!”
Quindi con l’occasione, ringrazio i titolari del birrificio 32 Via dei birrai, che mi hanno aiutato a realizzare questa mia idea!
Vi comunico, con GRANDE orgoglio e soddisfazione, che se volete aderire a questa mia iniziativa, potete acquistare le birre cliccando sulle immagini di seguito.
Una parte del ricavato, sarà destinata a me, per sostenere le spese per l’assistenza che lievitano ogni giorno, sempre più!